Alpacem Cementi Italia
Alpacem Cementi Italia SpA è una consolidata e moderna azienda del settore edilizio, con origini radicate nello storico gruppo Wietersdorfer, la cui storia ha inizio nel 1893 con la nascita del cementificio carinziano “Wietersdorfer Portland und Roman Cement-Werke Ph. Knoch & Comp” dei fratelli Philippe e Gottlieb Knoch.
Oggi, dopo oltre 120 anni di esperienza maturata nel settore, questa importante realtà industriale è leader di mercato in Austria, con Alpacem Austria e in Slovenia con Salonit Anhovo d.d., ed è in grado di fornire alla propria clientela una molteplicità di prodotti qualitativamente innovativi, insieme ad un efficiente e celere servizio pre e post vendita.
Alpacem Cementi Italia Spa, azienda italiana del gruppo, ha una storia più recente, ma opera attenendosi strettamente ai tre principi del gruppo: economia, ecologia e responsabilità sociale. Principi che i nostri collaboratori vivono con impegno ed entusiasmo. Ed è stato proprio questo loro operato cosciente e responsabile a determinare il nostro successo.
Dal 1993, anno di nascita come azienda del gruppo ad oggi, Alpacem Cementi Italia Spa realizza in collaborazione con la casa madre austriaca, un’ampia gamma di prodotti per rispondere alle specifiche esigenze dei diversi settori del mercato edile, nel pieno rispetto delle normative vigenti, costantemente controllati e certificati dagli istituti preposti e da un’accurata e attenta verifica interna. Nell’agosto del 2014 grazie ad un importante accordo con un gruppo internazionale italiano del settore, w&p Cementi ha acquisito un nuovo stabilimento produttivo a Cadola (BL).
I nostri cementi e i nostri leganti hanno dato vita ad opere solide e durature, quali ponti, gallerie, case, scantinati, fondamenta, strutture di sostegno. Contribuendo alla realizzazione di infrastrutture, ci assumiamo al contempo una responsabilità nei confronti della gente, della natura e dell’ambiente. Lavoriamo insomma per i nostri clienti ma prima di tutto per le comunità locali, creando posti di lavoro duraturi e costituendo per il nostro territorio una realtà economica solida e affidabile.
Storia
1999
Wietersdorf – viene avviata una fase di investimenti scaglionati su più anni:
Sostituzione degli elettrofiltri del forno rotativo iii con filtri a manica
sostituzione dell’impianto di frantumazione nella zona estrazione
San vito (i) – Baumit Italia srl acquisisce il 60% delle quote societarie della Siprem s.p.a., e con queste anche un impianto per la macinazione del clinker.
1998
Wietersdorf – la realizzazione di un impianto di frantumazione/stoccaggio/dosaggio per l’impianto di lavorazione dei materiali sintetici tiene conto delle finalità perseguite, ossia dell’incremento della percentuale dei combustibili secondari. Si è ancora lontani dall’80% che costituisce l’obiettivo finale, ma la Wietersdorfer si piazza comunque tra i primi posti in Austria.
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1997
Peggau – Prima certificazione norme ISO 14001 ed EMAS.
1994 – 1995
La produzione di cemento a Wietersdorf viene portata allo stato dell’arte con – la realizzazione di un impianto di granulazione automatica per il forno rotativo iii
– la ristrutturazione della centrale di controllo
– la riprogettazione del molino cementi ii/v e la sua automatizzazione
– la realizzazione dei primi impianti di lavorazione di materiali sintetici.
1992
Peggau – un progetto futuristico: la coltivazione della cava Tanneben, con il suo pozzo di scarico alto 220 m e il suo pozzo di estrazione di 300 m, assicura per decenni la disponibilità di materia prima allo stabilimento di Peggau.
1987
La Wietersdorfer Zementwerke Phil. Knoch & Cie e La Peggauer Zementwerke Alois Kern si fondono dando vita alla Wietersdorfer & Peggauer Zementwerke Knoch, Kern & Co.
1987
Nel cementificio di Wietersdorf si impiegano per la prima volta combustibili alternativi. L’aumento dei costi energetici ha infatti indotto i tecnici a cercare nuove e più convenienti fonti energetiche. Il termine “combustibili secondari” non è ancora in uso quando per la cottura del clinker a wietersdorf si cominciano ad affiancare ai combustibili fossili anche i copertoni usati.
1979
A Peggau si aumenta nuovamente la capacità con l’entrata in esercizio del secondo forno rotativo Lepol, in grado di produrre 830 tonnellate di clinker al giorno.
1973
Molino N. 5, con una produzione di 80 Tonnellate/Ora.
1966
Nel 1965/66 a Wietersdorf si realizza il terzo forno rotativo. Nel frattempo il primo forno è già in funzione da trent’anni, e non può più gestirsi economicamente. I limiti di capacità dello stabilimento sono a questo punto già da tempo raggiunti, per cui a nord degli impianti esistenti si realizza un altoforno con una produttività giornaliera di 1.000 tonnellate, che consente di produrre in 15 giorni gli stessi quantitativi che nel 1913 si producevano in un anno. La particolarità di queste impianto sta nello speciale bruciatore, che si può alimentare indifferentemente a metano, olio combustibile o polvere di carbone, anche in uso promiscuo. Alla fine degli anni 80 si potranno utilizzare in successione anche altri combustibili da riciclo, come vecchi copertoni, plastica ecc. Il forno verrà modificato anche esternamente e dotato di una copertura, ed è in funzione ancora oggi, anche se con un processo del tutto diverso (dalla produzione semisecca si è passati a quella secca con calcinatore). In questo modo si riuscirà a ridurre ancora sensibilmente il consumo energetico.
1960
A Peggau si inizia a realizzare un forno rotativo tipo Lepol, che entra in esercizio nel 1962 con una produzione giornaliera di 350 tonnellate.
1958
Alois Kern acquista gli impianti di Peggau, fino a quel momento ancora “proprietà tedesca” amministrata dalle potenze di occupazione. Mediante uno scambio di quote societarie, nel 1959 alcuni soci della Wietersdorfer entrano a far parte del consiglio d’amministrazione della Peggauer Zementwerke Alois Kern, e le due aziende si riuniscono sotto un’unica gestione.
1953
Peggau – per migliorare sia la qualità del prodotto che la capacità produttiva, nel 1953 si realizza un molino per la macinazione del solo crudo. Nei primi anni ‘50 si possono così produrre mediamente 30.000 tonnellate all’anno in due altiforni (150 tonnellate al giorno), e nel 1955 si raggiunge già una capacità produttiva di quasi 50.000 tonnellate.
Nel 1956 si cessa la produzione della calce.
1949
L’1 Marzo 1949 la Alois Kern Prende in locazione Gli Stabilimenti di Peggau. Viene rapidamente ultimato il cementificio progettato e già in costruzione prima della guerra, e nel settembre di quell’anno la produzione di cemento ricomincia nel 1949, anche se con qualche diseconomia, perché si deve utilizzare lo stesso molino per macinare sia il crudo che la farina.
1945
Quando comincia a delinearsi la fine del terzo reich, le fabbriche non rilevanti ai fini bellici vengono chiuse; grazie a Philip Knoch, alla Wietersdorfer viene risparmiato questo destino. Si riesce anche a prevenire la distruzione della fabbrica, assicurandone la sopravvivenza e il passaggio alla produzione postbellica.
1939
La capacità produttiva non riesce a tenere il passo con la domanda. A Wietersdorf si investe in un moderno forno rotativo Lepol, che garantisce una produzione giornaliera di 200 tonnellate, ma già poco prima della fine della seconda guerra mondiale la produttività dello stabilimento è nuovamente al limite. Nel 1940 per esempio la „Verkaufsgemeinschaft Süd-Ost“ (una società controllata dallo stato) passa alla Wietersdorfer un ordine di fornitura di 71.000 tonnellate (corrispondente ad una capacità produttiva di 355 giorni a pieno regime).
1931
Wietersdorf – La domanda in continua crescita induce la direzione a far realizzare un forno Thiele ad alta capacità, con un potenziale produttivo giornaliero di quasi 100 tonnellate. A quel tempo il cemento viene ancora distribuito in tini da 200 kg.
1917
Wietersdorf – Ssi rileva la fabbrica di cemento portland del conte Oskar Christallnigg a Hornburg. Nello stesso anno si passa dalla produzione di cemento naturale a quella di „cemento sintetico“ („kunst-cement“).
1900 – 1902
Poco dopo l’inizio del nuovo secolo vengono realizzati 3 forni rotativi tipo Liban e un forno Schlegel. Nel 1902 – quindi nel giro di 9 anni – lo stabilimento Wietersdorf dispone già di 11 forni per la produzione del cemento. Tre anni più tardi la fabbrica dà lavoro a 186 persone, di cui 27 tra operai qualificati e impiegati.
1896 – 1900
I Fratelli Knoch continuano a potenziare lo Stabilimento di Wietersdorf. Già nel 1896 vengono ultimati i primi tre forni Roman, seguiti nel 1897 – 1900 da tre nuovi forni Portland.
1893
Peggau – Johann Hofbauer apre una cava, dalla quale estrae ghiaia calcarea che per la sua durezza e purezza viene utilizzata principalmente per la costruzione di strade e massicciate ferroviarie a Graz e dintorni. Già due anni dopo lo stesso Hofbauer fa costruire una fornace con una produzione giornaliera di 15 tonnellate.
1893
viene fondata la „Wietersdorfer Portland und Roman Cementwerke Philipp Knoch“; ne sono soci Philipp Knoch, Gottlieb Knoch e Karl Knoch; il 10 ottobre ha inizio la prova di esercizio, con una fornace, un molino ed una turbina della potenza di 50 cavalli.
1892
Wietersdorf – Philipp Knoch acquista la tenuta Mühlbauer, pochi chilometri a nord del paese Di Klein St. Paul nella Görtschitztal.